L'emozione della ricerca
In ogni nazione del mondo in cui la passione del Suiseki si è diffusa, esistono tipologie di pietre diverse, tutte ugualmente affascinanti, ma di certo non si può dimenticare che i nostri "maestri" sono ancora loro i Giapponesi..
E' risaputo che i luoghi di rilevamenti in Giappone si siano esauriti, esemplari di spicco possono comunque ancora essere trovati dove ci sono montagne, campi, vallate, coste e letti dei fiumi, praticamente ovunque. Poiché negli stessi posti è possibile trovarne più di un tipo, i collezionisti frequentemente catalogano i luoghi dei loro ritrovamenti. I giapponesi collocano accanto al nome del suiseki il posto dove sono stati prelevati. I posti più famosi sono Neodavi nella regione Gifu, Furuya nel Wakayama, ed i fiumi Sajigawa, Setagava, Kamogawa e Ibigana. Ottimi suiseki sono stati trovati in altre parti del mondo. In Nord America, i collezionisti hanno scoperto delle eccellenti pietre: pozzanghera, casa dal tetto di paglia, cascate, isole ,catene montuose e oggetti e montagne nei deserto Mojave in California . In Italia il Palombino (Argilla a palombino) fa certamente la parte del leone,per le sue forme inconsuete ma anche classiche (pietra paesaggio), per i suoi colori inaspettati che vanno dal nero assoluto, al verde e al rosso mattone e le più belle competono alla pari con la bellezza delle giapponesi,spesso è una questione di gusti. In tutto l'oriente in tempi antichi si collezionavano pietre, non dimentichiamo che l'usanza nasce certamente in Cina, ma anche Corea, Vietnam, Cambogia, gareggiano per l'importanza e la varietà delle loro pietre. Tra i collezionisti tradizionalmente si preferiscono posti con rocce dure, poiché queste resistono alle ammaccature ed alle scheggiature. In mineralogia, la durezza si misura con la scala Mohs, che va da 1 (minerali più morbidi come il talco) a 10 (più duri, come il diamante).
Scala Mohs
Descrizione Caratteristiche
1 - 2 molto morbida può scheggiarsi con un'unghia
3 morbida può scheggiarsi con una monetina
3,5 - 4,5 semi - dura può scheggiarsi con un temperino
5 - 6,5 dura può scheggiarsi con una lima
7 - 10 molto dura non può scheggiarsi con una punta di ferro.
I suiseki più pregiati sono tra il 5 e il 7 della scala Mohs, perché la durezza è un requisito importante. Tra le rocce ignee, le preferite sono il Gabbro, la diorite, il granito (specialmente il biotite),la riolite (o liparite), l'andesite ed il basalto (specialmente con venature o segni di quarzo o calcite). Tra le metamorfiche, le preferite sono lo scisto (clorite, epìdoto, biotite e piemontite), lo gneiss (granitico) e hornfel (o cornubianite). Ci sono nelle collezioni anche pietre di : Agata, diaspro, ossidiana, serpentino, avventurine (o eliolite),calcare, arenaria, argilla d'ardesia, piròsseno, tufo e scisto. Si possono ottenere informazioni dettagliate dei maggiori depositi da manuali sui minerali, società minerarie, negozi di pietre, giornali specializzati, musei di storia naturale, università di geologia.
I suiseki dalle migliori forme si trovano frequentemente dove le forze dell'erosione sono molto attive. A parte alcune eccezioni, i posti migliori sono quelli con forti venti, sabbia in movimento o torrenti d'acqua. I collezionisti più esperti affermano che suiseki di alta qualità vengono trovati per la maggior parte in burroni profondi o nelle vallate nelle medio-alte sezioni. Dall'altro lato, pietre trovate nella sezione superiore delle valli, nei torrenti e nei fiumi sono spesso troppo frastagliate e affilate per essere dei buon suiseki e le pietre trovate nelle sezioni più basse sono spesso troppo piatte o arrotondate, come quelle delle spiagge sabbiose. Dopo aver identificato un posto promettente, il collezionista esperto fa un sopralluogo e redige una mappatura facendo uso di mappe topografiche e geologiche. Molte foreste pubbliche e parchi potrebbero richiedere dei permessi speciali e ottenibili in settimane o mesi. Gli arnesi base di un collezionista sono un piccolo piccone di ferro ( o male-peggio da muratore) ed un martello, uno scalpello d'acciaio corto,uno di ferro più lungo , una piccolo piede di porco e degli occhiali di protezione se le pietre devono essere sollevate e scalpellate sulle linee faglia. Gli optionals, guanti da lavoro, tele da imballo, giornali, sacchetti di plastica ed altri materiali per impacchettare e proteggere. Serve inoltre uno zainetto capiente (tipo militare se non avete problemi di schiena) per portare i suiseki. Considerando il peso medio di un suiseki, da 1 ai 12 Kg circa , è essenziale che lo zaino sia robusto ed adeguato. Molti collezionisti usano quelli in nylon. Prima di acquistarne uno, occorre accertarsi che possa portare 18 - 23 Kg.
In ogni nazione del mondo in cui la passione del Suiseki si è diffusa, esistono tipologie di pietre diverse, tutte ugualmente affascinanti, ma di certo non si può dimenticare che i nostri "maestri" sono ancora loro i Giapponesi..
E' risaputo che i luoghi di rilevamenti in Giappone si siano esauriti, esemplari di spicco possono comunque ancora essere trovati dove ci sono montagne, campi, vallate, coste e letti dei fiumi, praticamente ovunque. Poiché negli stessi posti è possibile trovarne più di un tipo, i collezionisti frequentemente catalogano i luoghi dei loro ritrovamenti. I giapponesi collocano accanto al nome del suiseki il posto dove sono stati prelevati. I posti più famosi sono Neodavi nella regione Gifu, Furuya nel Wakayama, ed i fiumi Sajigawa, Setagava, Kamogawa e Ibigana. Ottimi suiseki sono stati trovati in altre parti del mondo. In Nord America, i collezionisti hanno scoperto delle eccellenti pietre: pozzanghera, casa dal tetto di paglia, cascate, isole ,catene montuose e oggetti e montagne nei deserto Mojave in California . In Italia il Palombino (Argilla a palombino) fa certamente la parte del leone,per le sue forme inconsuete ma anche classiche (pietra paesaggio), per i suoi colori inaspettati che vanno dal nero assoluto, al verde e al rosso mattone e le più belle competono alla pari con la bellezza delle giapponesi,spesso è una questione di gusti. In tutto l'oriente in tempi antichi si collezionavano pietre, non dimentichiamo che l'usanza nasce certamente in Cina, ma anche Corea, Vietnam, Cambogia, gareggiano per l'importanza e la varietà delle loro pietre. Tra i collezionisti tradizionalmente si preferiscono posti con rocce dure, poiché queste resistono alle ammaccature ed alle scheggiature. In mineralogia, la durezza si misura con la scala Mohs, che va da 1 (minerali più morbidi come il talco) a 10 (più duri, come il diamante).
Scala Mohs
Descrizione Caratteristiche
1 - 2 molto morbida può scheggiarsi con un'unghia
3 morbida può scheggiarsi con una monetina
3,5 - 4,5 semi - dura può scheggiarsi con un temperino
5 - 6,5 dura può scheggiarsi con una lima
7 - 10 molto dura non può scheggiarsi con una punta di ferro.
I suiseki più pregiati sono tra il 5 e il 7 della scala Mohs, perché la durezza è un requisito importante. Tra le rocce ignee, le preferite sono il Gabbro, la diorite, il granito (specialmente il biotite),la riolite (o liparite), l'andesite ed il basalto (specialmente con venature o segni di quarzo o calcite). Tra le metamorfiche, le preferite sono lo scisto (clorite, epìdoto, biotite e piemontite), lo gneiss (granitico) e hornfel (o cornubianite). Ci sono nelle collezioni anche pietre di : Agata, diaspro, ossidiana, serpentino, avventurine (o eliolite),calcare, arenaria, argilla d'ardesia, piròsseno, tufo e scisto. Si possono ottenere informazioni dettagliate dei maggiori depositi da manuali sui minerali, società minerarie, negozi di pietre, giornali specializzati, musei di storia naturale, università di geologia.
I suiseki dalle migliori forme si trovano frequentemente dove le forze dell'erosione sono molto attive. A parte alcune eccezioni, i posti migliori sono quelli con forti venti, sabbia in movimento o torrenti d'acqua. I collezionisti più esperti affermano che suiseki di alta qualità vengono trovati per la maggior parte in burroni profondi o nelle vallate nelle medio-alte sezioni. Dall'altro lato, pietre trovate nella sezione superiore delle valli, nei torrenti e nei fiumi sono spesso troppo frastagliate e affilate per essere dei buon suiseki e le pietre trovate nelle sezioni più basse sono spesso troppo piatte o arrotondate, come quelle delle spiagge sabbiose. Dopo aver identificato un posto promettente, il collezionista esperto fa un sopralluogo e redige una mappatura facendo uso di mappe topografiche e geologiche. Molte foreste pubbliche e parchi potrebbero richiedere dei permessi speciali e ottenibili in settimane o mesi. Gli arnesi base di un collezionista sono un piccolo piccone di ferro ( o male-peggio da muratore) ed un martello, uno scalpello d'acciaio corto,uno di ferro più lungo , una piccolo piede di porco e degli occhiali di protezione se le pietre devono essere sollevate e scalpellate sulle linee faglia. Gli optionals, guanti da lavoro, tele da imballo, giornali, sacchetti di plastica ed altri materiali per impacchettare e proteggere. Serve inoltre uno zainetto capiente (tipo militare se non avete problemi di schiena) per portare i suiseki. Considerando il peso medio di un suiseki, da 1 ai 12 Kg circa , è essenziale che lo zaino sia robusto ed adeguato. Molti collezionisti usano quelli in nylon. Prima di acquistarne uno, occorre accertarsi che possa portare 18 - 23 Kg.
I NOSTRI LUOGHI DI RICERCA
Le nostre ricerche di solito si svolgono sulle montagne Liguri (foto sopra) o nei fiumi della alta zona Parmense ai confini della Liguria (fiume Taro foto sotto) e spaziano fra ritrovamenti di argille a palombino, formazioni laviche, arenarie e marmi di vari colori, oltre a fusioni dei materiali precedenti, ma certo l'emozione della ricerca non ci fa dimenticare gli splendidi paesaggi intorno a noi ...
Ogni ricercatore dovrebbe avere una attrezzatura aggiuntiva per ogni evenienza:
acqua e cibo di riserva , vestiti di scorta, un impermeabile e occhiali e creme da sole, fiammiferi idrorepellenti, pronto soccorso, prodotti antizanzare e tafani. È meglio non andare da soli in zone lontane. È meglio unirsi a gruppi di altri collezionisti, o di geologi. Quando il gruppo si separa, è meglio tenersi a contatto vocale almeno con una persona (attualmente vi sono Walkie-Talkie molto economici o controllare se la telefonia mobile garantisce buone coperture di segnale). Quando si trova una pietra, al momento di rimuoverla occorre riempire lo spazio lasciato per evitare mutamenti nel terreno. Poi si pulisce la pietra con acqua di fiume o spolverandola; non la si deve pulire totalmente perché le patine ed i segni del tempo la abbelliscono. Per questo motivo anche l'atto del rimuovere la pietra deve essere fatto con attenzione. Tuttavia, la prima spedizione potrebbe risultare non soddisfacente (non disperatevi è capitato a tutti). Davanti a centinaia di pietre è difficile sapere da dove cominciare. Prima di una spedizione il collezionista dovrebbe studiare i vari tipi di suiseki e allenarsi a vedere più campioni possibili. La conoscenza che ne deriva può essere un valido aiuto per l'identificazione delle pietre più promettenti.
acqua e cibo di riserva , vestiti di scorta, un impermeabile e occhiali e creme da sole, fiammiferi idrorepellenti, pronto soccorso, prodotti antizanzare e tafani. È meglio non andare da soli in zone lontane. È meglio unirsi a gruppi di altri collezionisti, o di geologi. Quando il gruppo si separa, è meglio tenersi a contatto vocale almeno con una persona (attualmente vi sono Walkie-Talkie molto economici o controllare se la telefonia mobile garantisce buone coperture di segnale). Quando si trova una pietra, al momento di rimuoverla occorre riempire lo spazio lasciato per evitare mutamenti nel terreno. Poi si pulisce la pietra con acqua di fiume o spolverandola; non la si deve pulire totalmente perché le patine ed i segni del tempo la abbelliscono. Per questo motivo anche l'atto del rimuovere la pietra deve essere fatto con attenzione. Tuttavia, la prima spedizione potrebbe risultare non soddisfacente (non disperatevi è capitato a tutti). Davanti a centinaia di pietre è difficile sapere da dove cominciare. Prima di una spedizione il collezionista dovrebbe studiare i vari tipi di suiseki e allenarsi a vedere più campioni possibili. La conoscenza che ne deriva può essere un valido aiuto per l'identificazione delle pietre più promettenti.